Il viaggio
Il viaggio a volte finisce dove comincia.
Appena ti senti in grado di percorrere la tua strada la percorri voracemente,
vuoi allontanarti prima possibile.
Corri senza guardare intorno, verso un mondo che non c’è,
ma esiste.
Esiste solo dentro di te, la bussola dritta, direzione IO.
Ti allontani velocemente, dal faro che illuminava il tuo parco giochi.
Corri dritto verso l’orizzonte lontano.
Ma quante volte i marinai più esperti, si sono sentiti
attraversare da un brivido di paura quando il faro
lontano e sparito nella notte buia, sopra un mare profondo e misterioso.
Io correvo affamato, mangiavo di tutto ma nulla mi
saziava.
Un giorno sono inciampato nel sentiero buio e ho
visto il mondo dal basso, fili d’erba giganti e alberi infiniti, stelle
luminose lontane.
Quando mi sono rialzato ero finalmente in pace.
Mi sono lentamente incamminato a ritroso, verso i
mille sentieri percorsi.
Nel pianto catartico ho ritrovato la pace nella mia malinconica via.
Come una secca foglia, lascio che il vento mi conduca, stanco.
Marcello
Turco - 16 luglio 2018

Commenti
Posta un commento