Il drago
I lunghi
viali della città immersa nella notte, illuminati da file parallele di luci
arancio.
Rettangoli
gialli, illuminati dalla vita, negli alti palazzi uguali.
In fondo la
strada, in alto, il drago ti guarda e ti aspetta con occhi di fuoco rossi, che
d'improvviso diventano verdi e poi arancio e poi rossi, incessantemente per
tutta la notte, in un moto perpetuo.
Io sono lì, sotto il drago, le braccia sfuggono fuori dal finestrino, le mani cercano il vento nell'afa della notte.
Mi sono
fermato, dopo una lunga fila di draghi verdi, questo mi ha fermato.
Aspetta,
pensa, dove stai andando, perché?
Nella vita a
volte quando va tutto bene, si procede spediti verso la metà con occhi verdi di
libertà.
Ma prima o
poi arrivano gli occhi rossi di pianto che ti fermano, il drago butta fuoco e
tu fermo, ti bruci aspettando un verde che forse non arriverà mai più.
Marcello Turco – 26 luglio 2019

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