
VASCA DA BAGNO
Appoggiato con la schiena alla testata del letto, guardava perso fuori la finestra,
mentre la domenica mattina scorreva pigramente.
Pioveva e pioveva, tuonava e tuonava, sembrava che il cielo
stesse piangesse a dirotto la sofferenza di questa terra martoriata dagli
uomini.
Girò lievemente il capo, la guardò, si sfilò dal letto,
lasciandolo intatto.
Calda e fumante acqua, schiuma bianca copriva il suo corpo
agli occhi estranei.
La testa poggiata al bordo della vasca, mentre il vapore gli
annebbiava le mente persa nel vuoto .
Il tempo si era fermato, ogni attimo si ripeteva uguale nel
susseguirsi del tempo.
Si dischiuse la porta, annunciata da un leggero cigolio.
Un freddo gelido entro nel bagno caldo pieno di vapore.
Entrò con passo felpato, una nuvola,
avvolta nel suo accappatoio bianco, di spugna grossa.
Lo guardò con un lieve sorriso, si girò, appese il suo
accappatoio mostrandogli i suoi rotondi seni, e si infilò nella vasca, sopra di
lui.
Corpi nudi, corpi bagnati, corpi caldi.
Continua ...
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