La sottile linea rossa.
La vedi prima lontana, all'orizzonte
immaginifico del tuo universo mentale.
Traccia il punto di arrivo e quello di
partenza.
Più ti avvicini e più nei meandri dei
tuoi pensieri diventa chiara, luminosa, rossa come il sangue, tagliente come
una lama laser.
Quando ci sei vicino, la temi e ne sei
pervaso, ci cammini al fianco, guardi oltre, guardi dietro a te, ma non hai il
coraggio di oltrepassarla.
Ci vuole il coraggio delle scelte.
Sei attaccato al tuo presente, alle tue
certezze, alle tue abitudini, agli archetipi che hai costruito, alle tue consuetudini,
comodità, privilegi, che hai paura di oltrepassarla, di andare verso un destino
ignoto, di ricominciare.
Io sono morto 4 volte.
Per 4 volte l'ho
attraversata, mi sono permeato di essa prima di lasciarla alle mie spalle.
Ma ricordo tutto, ricordo le mie
precedenti vite e questo annerisce le pareti lungo il mio nuovo cammino.
Adesso la rivedo li, giorno dopo giorno
sempre più luminosa e vicina. Mi attrae. Più la rifuggo e più lei mi attrae, mi
chiama.
Il tempo non basta ad evitare
l'inevitabile.
Ci vediamo a breve mia cara sottile
linea rossa, ti attraverserò forse per l'ultima volta.
Marcello Turco -
26 ottobre 2016

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