La soluzione c'è

La soluzione c'è.

Ho ascoltato alla radio un medico Siriano che raccontava:
la moglie mentre era in un taxi con i due figli piccoli  è stata ferita  rimanendo paralizzata, da una raffica di mitragliatore sparata da un gruppo di persone pagate per seminare il terrore nella popolazione. I figli fortunatamente sono rimasti illesi.
Il padre ha venduto e lasciato tutto e con una moglie paralizzata e due bambini piccoli, si è messo su un barcone pieno, strapieno di persone per cercare di raggiungere la meta della "salvezza". Raccontava che durante il viaggio la paura di morire in mare era minore di quella di morire ammazzato in Siria durante le rappresaglie.
Per fortuna è arrivato sano e salvo in Italia, salvato dai mezzi della Marina Italiana e rifocillato e aiutato da centinaia di volontari che lavorano gratis anche 12 ore al giorno.
Con lui anche molti bambini soli, senza genitori, che adesso girano per l'Europa vittime di pedofili e trafficanti di organi.

Tutto questo per arricchire trafficanti di armi e di persone. Uno crea la disperazione e l'altro la sfrutta.

Ormai bombardano tutto, case civili, scuole, ospedali.
I trafficanti di uomini, di genere umano,  prendono da € 1.000,00 a € 5.000,00 a persona, per imbarcarli in navi destinate ad affondare dopo aver picchiato e seviziato uomini e bambini e dopo aver stuprato donne e bambine.

La soluzione è semplice, troppo semplice se l'ho pensata io che sono scemo, mi domando come mai i i politici di spessore non ci hanno pensato ancora.

Si alzano muri, si costruiscono prigioni temporanee e precarie ma ... non basterebbe semplicemente prendere delle navi traghetto e andare a raccogliere queste persone che fuggono dalla guerra, dalla disperazione da sevizie inumane. Imbarcarle gratis e distribuirle nei vari porti europei.


Creare dei campi profughi fatti controllare dall'Unicef, dall'ONU o da altre associazioni riconosciute, perchè, e si, anche da noi ogni giorno si scoprono associazioni  che sfruttano queste povere persone, rubando i soldi a loro destinati , parliamo di milioni di euro.
Milioni di euro dati alla Turchia, milioni di euro spesi per muri, milioni di euro persi nelle tasche di associazioni fantasma, perchè non cerchiamo di impiegarli meglio e creare uno stato sociale più sereno.

Finita la guerra, se mai finirà, riprendiamo queste persone e le riportiamo con le navi traghetto nelle loro terre, al netto di quelle che hanno trovato un lavoro o una collocazione nella struttura sociale del paese che le ospita.



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