La gioia è quella che ho visto oggi negli occhi di una donna.
Ero in metro, seduto, si aprono le porte, entra una giovane donna di colore vestita con dei jeans moderni, quelli stappati per intenderci, giubbino di jeans e scarpe da tennis, con un simpatico foulard nero a pois legato in testa con fiocco in cima.
Tutto intorno al tronco, dal collo fino alla vita un grande foulard rosso che assolveva al compito di marsupio, con dietro una tranquilla e assonnata bimba.
Poi un bambino, sui 4 anni, simpatico, con gli occhi che scrutano dappertutto, ma sereno. Poi il papà, un ragazzone sui 30,di colore, un gigante, anche lui vestito molto giovanile alla moda.
Immagino o turisti americani o un militare base nato.
Ma la cosa più bella era vedere la donna, la mamma, che guardava il bambino, il compagno e gli si schiudevano le labbra con un sorriso interiore che si manifestava con leggerezza.
Gli occhi luminosi, una donna che portava avvolta a lei la sua bambina, che teneva la mano del figlio, e guardava tenera il marito, senza un gesto di disagio, di fatica, di fastidio.
Mentre tutti noi seri e cupi, con i nostri pensieri, con i nostri pseudo drammi quotidiani, con la nostra irrequietezza, incontentabili, con le nostre cuffiette ad ascoltare musica o giocare con il telefonino.
Un forte contrasto, tra la vita e la morte dell'anima.
Ero in metro, seduto, si aprono le porte, entra una giovane donna di colore vestita con dei jeans moderni, quelli stappati per intenderci, giubbino di jeans e scarpe da tennis, con un simpatico foulard nero a pois legato in testa con fiocco in cima.
Tutto intorno al tronco, dal collo fino alla vita un grande foulard rosso che assolveva al compito di marsupio, con dietro una tranquilla e assonnata bimba.
Poi un bambino, sui 4 anni, simpatico, con gli occhi che scrutano dappertutto, ma sereno. Poi il papà, un ragazzone sui 30,di colore, un gigante, anche lui vestito molto giovanile alla moda.
Immagino o turisti americani o un militare base nato.
Ma la cosa più bella era vedere la donna, la mamma, che guardava il bambino, il compagno e gli si schiudevano le labbra con un sorriso interiore che si manifestava con leggerezza.
Gli occhi luminosi, una donna che portava avvolta a lei la sua bambina, che teneva la mano del figlio, e guardava tenera il marito, senza un gesto di disagio, di fatica, di fastidio.
Mentre tutti noi seri e cupi, con i nostri pensieri, con i nostri pseudo drammi quotidiani, con la nostra irrequietezza, incontentabili, con le nostre cuffiette ad ascoltare musica o giocare con il telefonino.
Un forte contrasto, tra la vita e la morte dell'anima.

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