Marano di Napoli, la città commissariata, si avvia verso le amministrative di primavera.
Incontri, tavoli, telefonate, congetture, accordi, dialoghi, mezze parole e mezze verità, proclami su facebook e articoli di giornali.
La città è attraversata da una corrente, da una scossa politica.
Pochi uomini progettano il futuro destino della città, 60 mila abitanti aspettano il messia, il sindaco che li porti fuori da questa spiacevole situazione, che li conduca nella terra promessa, dove finalmente potranno vivere liberi dai soprusi degli Egizi camorristi, e nella ritrovata serenità di una vita priva di stenti.
Ma di messia,di unti del signore, Marano ne ha tanti, tutti utili è indispensabili, tutti portatori di giustizia e di verità.
Purtroppo la situazione è nella realtà ben diversa, da poco si è ingrandito il tavolo di chi deve mangiare Marano e quindi occorreranno più risorse, più cibo, per sfamare i nuovi appetiti. Quindi sarà naturale attendersi una coalizione che indirizzi verso un candidato, tirato fuori dal cappello all'ultimo momento, il voto di scambio, il voto di molti gestito da pochi. In questi anni la massa critica di questi consensi sono oscillati intorno ai 5.000 voti, che si sono spostati di qua e di la, a seconda della bisogna.
Ma se tutto questo, risulta ai tanti cittadini ovvio e scontato, penso che molti, non capiranno come mai nonostante questi pericoli, si opponga a questa situazione una sinistra dilaniata dai conflitti personali, dalle remore e dalle paure reciproche, che bloccano da 20 anni il processo di sviluppo e di crescita di questa città.
Purtroppo da anni ormai, c'è una parte della sinistra che ha cambiato i nomi dei protagonisti, ma ha agito sempre nello stesso modo, cioè nel proprio interesse di potere solo per vantaggi personali e a parenti e amici stretti, spesso con la complicità di funzionari e impiegati pubblici. Una sinistra chiusa e gelosa del potere conquistato, che mal volentieri apre le porte a nuove adepti, se non ben selezionati ed asserviti.
Una sinistra solo rivolta dentro se stessa, che non ha dato alla città ed ai cittadini progresso e sviluppo e qualità della vita, che non ha saputo individuare una vocazione per la città, rendendola sempre più un dormitorio di Napoli. Non ha saputo dare quindi una visione di uno sviluppo sostenibile e di supporto ai suoi cittadini per affrontare le comuni e quotidiane necessità.
Uno squarcio di azzurro in questo cielo grigio, si è avuto durante le amministrazioni Bertini, che pur con errori , a dato alla città un passo diverso, la attrezzata con strutture degne di una città di 60 mila abitanti.
Non senza però, luci e ombre che oggi illuminano la città.
Penso, come predico inascoltato da tempo ormai, che per dare una svolta alla città, per dargli una scossa per tornare a fare battere il cuore pulsante che sono i cittadini, per ritornare a fare una politica da e per la città, occorre una sinistra nuova, una sinistra coesa, unita, comprensiva di tutti i partiti e le liste civiche, le associazioni laiche e cattoliche che sono presenti in città, che va dal PD, più a destra, a Rifondazione, più a sinistra, che si siede intorno ad un tavolo da qui a due o tre mesi per individuare tutte le criticità del sistema Marano e risolverne radicalmente e definitivamente le problematiche, per poi affrontare la realizzazione del nuovo piano regolatore, un Sindaco e una squadra di assessori individuati per competenza, per dare a questa città una vocazione ed una dignità, idonee al suo lignaggio ed alla sua storia.
Ma questo processo è ostacolato ormai da anni da lotte intestine, senza esclusioni di colpi, tra il vecchio Sindaco Bertini e quella parte del PD, che dovrebbe essere il perno del centro sinistra, che durante il periodo del Sindaco Perrotta, dove una coalizione composta da UDC, Udeur, PD, Rifondazione e alcune liste civiche, ha amministrato la città per 5 anni.
Penso che se veramente si desiderasse il bene della città e dei suoi cittadini, sia l'ex sindaco Bertini e sia chi tiene le file del PD oggi, che ha avuto responsabilità nell'amministrazione Perrotta, dovrebbero fare un passo indietro, per permettere alla sinistra di Marano, ai militanti, giovani,simpatizzanti ed a tutti i cittadini di avere finalmente un ruolo diverso ed attivo, ed una sinistra al governo, forte e coesa, con idee e programmi nuovi e senza invece inutili guerre personali che a nulla servono se non a consegnare la città al centrodestra ed ai poteri occulti e trasversali della città.
Ma siccome ciascuno si sente depositario della verità, e pensa di aver amministrato bene e solo nell'interesse della città, anche in queste votazioni, come in quelle dello scorso anno, non succederà.
La sinistra si presenterà di nuovo divisa e lacerata da accuse reciproche, spaccata ancora di più dalla presenza nuova di 5 stelle,e naturalmente piena di tante liste civiche che pur nella giustezza delle proposte proposte politiche, non riusciranno ad incidere nel quadro politico d'insieme, frammentando il voto di sinistra, non riuscendo quindi a vincere la competizione elettorale.
Ancora una volta, come sempre, come da anni ormai, toccherà al cittadino pagare il conto, come si evince con forza dalle varie indagini in corso e da come l'azione di risanamento del Commissario sta palesando.
Auguri a tutti e speriamo di poter tirare ancora un po, tra costi inutili, disservizi e qualità della vita pessime rispetto al fatto che viviamo nel terzo paese più industrializzato d'Europa e nella più bella nazione del mondo.

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