L’albero
è fragile alla furia del vento.
Si erge deforme,
si allunga al cielo,
nudo,
cerchio dopo cerchio sale.
Ma dove andiamo?
I rami si intrecciano,
il piccolo con il grande,
il grande fra i piccoli.
Gli uomini si incontrano,
si scontrano,
si guardano,
si evitano,
rigidi nella retta.
Dai rami nascono le gemme,
allegre, colorate,
intenso il verde,
morbido il profumo.
Domani sono rami,
rami scuri, rami spogli,
rigidi nella retta.
Nati gemma, diventati rami, finiremo
fuoco.
Non lasciamo cadere le nostre foglie.
Marcello Turco - 21 marzo 1990

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